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Ciclicamente fanno discutere casi di sospensione dall'insegnamento (e dallo stipendio) o altre sanzioni a docenti universitari in seguito a interventi pubblici sui social media con contenuti giudicati ingiuriosi e offensivi dalle autorità accademiche. Quando una figura istituzionale – come un professore universitario – esprime le proprie opinioni personali pubblicamente sui social, è un cittadino come gli altri oppure il suo ruolo comporta obblighi maggiori? C’è un limite alla libertà di espressione? Ne abbiamo parlato con Antonella Besussi, docente di Filosofia Politica all’Università degli Studi di Milano. In 5 minuti, con le interviste di NaspRead.eu! Ecco perché, secondo lei, la responsabilità in questi frangenti può essere solo autoimposta.
Intervista e montaggio: Giulia Riva
Versione inglese: Gianluca Pozzoni